Recensioni
“… siamo rapiti dalla raffinata scrittura strumentale, dall’uso delicato degli archi che creano argentate atmosfere sulle quali il solista medita, dialoga anche animosamente e dà vita a momenti di vero incanto.”
MUSICALIA – A. AnnunziataFinalmente un compositore che sa trattare le sei corde. Il suo linguaggio è denso di sfumature multiformi: in esso è fortemente impressa una non banale colorazione cameristica che rivela una fervida immaginazione timbrica anche quando l’organico strumentale è di piccole dimensioni.
Seicorde (rec. 5 stelle)…Si tratta di danze che hanno la provenienza più disparata (nell’ordine Brasile, Europa, Stati Uniti e Cuba) e che sono già state frequentate nel passato da grandissimi compositori. L’eclettismo nell’accostamento delle danze si riflette in un linguaggio altrettanto eclettico, che sfrutta le spigolosità ritmiche unite ad un uso dell’armonia allargato a vistose dissonanze. È proprio un coerente uso dell’armonia, unitamente a cellule melodiche ricorrenti, a fungere da collante tra i diversi brani.
Carlo FierensAppena terminato l’ascolto di “Raffaele Bellafronte: Guitar works”: un vero e proprio elogio dell’orchestralità dello strumento; e dal punto di vista dell’esecuzione, e dal punto di vista della scrittura per chitarra.
Carlo CampanileMidnight plays di Raffaele Bellafronte, un viaggio in un’oscurità fatta di ritmiche ambigue e ostinate, ricordi jazzistici, tensioni improvvise, che si sciolgono nel finale, quando il clarinetto può abbandonarsi alla sua vocazione melodica, in contrappunto con il violoncello e il pianoforte, per spegnere nel silenzio tutte le energie sfogate durante il percorso.
Nicoletta Confalone“Discantus” è un’opera che rappresenta l’eccezionale forza comunicativa di questo compositore italiano capace di fondere, nelle sue partiture, una ricerca timbrica legata tanto al violino solista, quanto all’intero gruppo concertistico-sinfonico.
(Per/Zn/Adnkronos)Para una milonga…Il compositore perciò prende spunto da una parola che rimanda inequivocabilmente ad un genere, ma da essa si discosta subito per navigare dentro il mondo della danza in modo più libero e visionario. Inoltre nella sua scrittura c’è il tentativo di sfuggire agli idiomi fisarmonicistici per cercare un significato più profondo sia a livello melodico, armonico e ritmico che di micro strutture polifoniche.
Strumenti & Musica“Raffaele Bellafronte, compositore abruzzese, è uno di quegli autori difficilmente etichettabile dal punto di vista stilistico: la sua scrittura musicale vive infatti di un abbandono ad una perenne fervida ispirazione che si lascia andare alle più svariate suggestioni trovando sempre le fila di un discorso convincente e di grande presa…”
GUITART – Piero Viti“Un’ampia panoramica sulla musica cameristica scritta più di recente dal compositore abruzzese Raffaele Bellafronte, una delle personalità più interessanti dell’odierno panorama musicale italiano… Sulle musiche possiamo solo aggiungere che, inquadrate nel contesto più ampio di questa incisione, dimostrano di assumere una portata rilevante nel percorso artistico del compositore, confermandone tutto l’eclettismo e la forza espressiva.”
GUITART – Piero Viti“… The limpid tone of the flute had chanting eneffect and it continuedto be so in Bellafronte’s Le lardin au fond de la mer. A most evocative piece where discending notes estabilish a magical mood of serenity, at times the idyll being broken fluttering notes providing a sharp contrast that made for a true garden of delight.”
THE TIMES“… La musica del compositore vastese ha avuto nel nostro spirito una eco forte e densa di toni drammatici …L’entrata impetuosa del coro sulla fraseologia dell’orchestra sembra rappresentare una voce di protesta per il sacrificio che si sta per compiersi, ma quando il canto attenua la sua veemenza dolorosa ed infine da luogo al commento strumentale, il dramma si esaurisce nella rassegnazione al progetto immutabile di Dio”
LA NOTIZIA – R. Artese“… Musica impegnata. Grotteschi e dissacratori invece i passi di danza del 1997 destinati al quartetto di chitarre, come il tempo di valzer e quello del fox-trot. Un vero team di musicisti si spartiscono gli allori dell’esecuzione…”
SEICORDE – E. Caneva“… l’illusione per eccellenza: Aliantes ossia una costruzione sonora ariosa, dove indisturbato l’oboe vola, fa da spettatore malinconico e distratto a un fitto cammino ritmico, tanto più ossessivo quanto più è cantabile il suo contrappunto…”
MUSICA e SCUOLA – C. Muzii“… R. Bellafronte’s suggestive score expressing an intense and dramatic atmosphere referring to the passion of Jesus Christ, through the delicate strings which introduce growing successions, moments of vibration, perceiving the anxious human recall just like the one of Jesus invoking his Father ….”
ABRUZZO NEL MONDO – G. Catania“… Il suo quintetto “For Five…” (eletto a spartito del mese) è un esempio brillante della sua linea intellettuale. Costruito come un concerto classico in tre movimenti, si svolge con un fitto dialogo tra lo strumento solista (la chitarra) e il quartetto d’archi… Una struttura poliritmica crea un interessante strato su cui si innestano gli interventi melodici. La sapiente distribuzione di momenti fortemente pulsanti con altri in cui il ritmo si dilata, realizza una miscela sonora interessante ed appagante…”
SEICORDE – F. Cavallone“… in Liaisons egli mescola sapientemente e con un certo humour atmosfere di varia estrazione, in un gioco di rifrazioni tenute insieme da un linguaggio musicale uniforme e assai calibrato nelle oscillazioni tra modelli ritmici di matrice jazzistica e rottura dei nessi tonali che lasciano intravedere spiragli e note perno ben definibili…”
I FIATI – E. Speranza“… This technique was best seen in his performance of the unaccompanied piese, Le jardin au fond de la mer by R. Bellafronte, a contemporary composer. In spite of its modern idiom this work does not make exessive demands upon the aural faculties of the audience. While making full use of the whole register of the instrument it avoids those excessive intervals in which so many contemporary composers indulge; The work was full of atmosphere which a particolary rich range of dynamics endingin a most beautifully eloquent sustained pianissimo note…”
THE THIMES – C. Xuereb“Brano sfaccettato e ricco questo Hypnòs di Raffaele Bellafronte. … Il linguaggio è molto personale e si muove con disinvoltura tra residui tonali (sarebbe meglio dire post-tonali …) e più puntute aggregazioni per seconde, quarte e quinte. …”
SUONARE NEWS – G. Gioanola“… Bellafronte percorre un iter fortemente soggettivo in continua evoluzione e in totale apertura rispetto al “già detto” che, con lucidità culturale e ironia, si liquefa per una nuova fusione….”
MUSICA E SCUOLA – C. Muzii“… Raffaele Bellafronte è un compositore dalla spiccata comunicativa che riesce a fondere propensioni tonali e ostinati parossistici che mai scadono nel minimalismo di riporto e una densità espressiva fatta anche di durezze armoniche…”
I FIATI – E. Speranza“… il mondo espressivo di un giovane musicista italiano solo vagamente collocabile nella generica categoria del postmoderno.
… la musica di Bellafronte appare subito lontana da qualsiasi estremismo avanguardistico … senza preconcette scelte di campo.
L’indiscutibile personalità di questo stile perennemente eufonico e decorativo, libero e arioso finisce anzi per apparire così definita e omogenea da non permettere di distinguere singoli meriti o demeriti fra le dieci composizioni fissate in questo CD.”CD CLASSICA – G. Rossi“… si serve di un linguaggio eclettico e imprevedibile, doti che in un giovane artista di fine secolo non possono non sembrare positive.
… L’accoglienza calorosa del pubblico presente lascia sperare in un prossimo ritorno di Bellafronte e della sua musica sulla scena americana.”MUSICALIA – F. Izzo